viaggiare zaino in spalla
viaggiare zaino in spalla

Viaggiare zaino in spalla: storie di donne che viaggiando da sole per il mondo; donne come me e te, donne qualunque, che hanno scelto di essere felici.

Viaggiare zaino in spalla è il sogno di molte persone, ma la realtà di poche.

In tanti, forse in troppi, pensavo e temono che sia impossibile, che sia pericoloso, che sia addirittura fantascienza.

Oggi siamo qui per raccontarvi una storia vera, una fra tante, di chi ci è riuscito; la storia di una donna, che da sola, ed ha ben 40 anni, lo sta facendo.

Lei e Clara Coccini, ed è qui per condividere la sua “storia di mondo”.

Intervista a Clara Coccini, viaggiare zaino in spalla, da sole, per il mondo.

Ciao, io sono Clara Coccini, piemontese di origini ma da anni vivo in Romagna a Riccione, ed ho compiuto i miei “primi” 40 anni in viaggio; ero in Guatemala come volontaria, il giorno del mio compleanno.

Sono una cuoca, ex-addestratrice di delfini ed ex-commessa, ed il lavoro fisso e stabile non è mai stato il mio forte; ho sempre avuto la predisposizione a cercare di realizzare i  miei sogni ed obbiettivi, ed ho 2 grandi passioni nella vita: delfini e cucina.

La prima, con studi e sacrifici, sono riuscita a raggiungerla; ho studiato biologia marina e sono riuscita a lavorare in delfinari e centri di ricerca all’estero; per problemi personali, ho poi scelto di provare a vivere “una vita normale”, con un lavoro fisso, stabile e duraturo, e da commessa sono divenuta responsabile di un negozio, ma quella vita non mi donava le giuste soddisfazioni.

Perciò, da testarda che sono, ho deciso di rimettermi alla prova e trasformare in lavoro la mia seconda passione, cercando anche di vivere la “vita stabile” donata dal “posto fisso”, e magari crearmi una famiglia, accontentando anche i desideri del partner e della mia famiglia; ho così iniziato a seguire corsi professionali di cucina, sia di formazione basica che specializzandomi in vegan, gluten free ecc.. diventando una cuoca specialistica.

Ad oggi, sono ben 5 anni che svolgo questo lavoro, che mi ha oramai travolta e appassionata così tanto che non riesco a pensare di smettere.

viaggiare zaino in spalla
viaggiare zaino in spalla
viaggiare zaino in spalla
viaggiare zaino in spalla

Viaggi da sola da quando avevi 18 anni; ma solo ora hai deciso di mollare tutto, ma proprio tutto, per viaggiare zaino in spalla alla scoperta del mondo. Perché?

Perché? Ottima domanda; a volte me lo chiedo anch’io!! ahahaha

Erano anni che sognavo di dedicarmi ad una lunga esperienza all’estero, senza impegni di lavoro né scadenze da rispettare, e magari riuscendo a fare anche del volontariato; ma il momento giusto sembrava non arrivare mai.

Rimandavo sempre, attaccandomi a lavori che mi logoravano e non mi lasciavano un momento libero, o a morosi che vedevo come idilliaci e che non potevano stare senza di me (si è visto infatti, potevo competere con un alce maschio per la dimensione del mio “palco”); o semplicemente entrando in una “schiavizzata routine”, che innegabilmente arriva quando non si sta bene con se stessi.

Per cui, non c’è un vero e proprio motivo; ho semplicemente scelto di fare qualcosa per me stessa; qualcosa che mi facesse star bene, che mi desse un obbiettivo “felice” da voler raggiungere, che mi stimolasse e motivasse, e magari che mi facesse tornare a sognare e credere che tutto sia possibile.

Alcuni, forse, avrebbero scelto di andare in una beauty farms, altri di mettersi a dieta o andare in palestra, o magari andare ad un concerto o dedicarsi allo shopping sfrenato;  io ho scelto di “ascoltarmi”, di pensare solo ed esclusivamente a me, di smettere di cercare un ennesimo logorante lavoro logorante, e di chiudere le vecchie situazioni sentimentali altalenanti e inconcludenti.

Ho scelto di mollare tutto e partire per viaggiare zaino in spalla… e sono partita.

Com’è stata accolta la notizia da parenti ed amici la tua scelta di viaggiare zaino in spalla da sola?

Direi che la mia decisione non è piaciuta a tutti; specialmente alle persone che non erano abituate a vedermi fare qualcosa “solo per me stessa”, e non potevano quindi capire perché dovessi andare fino in Chiapas a fare volontariato, o arrivare fino a Bali, per ritrovare me stessa.
 
Logicamente, si sono fronti: da un lato vi sono gli amici, quelli veri, quelli che mi han visto star male e che mi appoggiano, anche se magari non capiscono del tutto la mia scelta;
dall’altro ci sono i familiari, quelli che “alla mia età” mi vorrebbero a casa con famiglia e figli, e che non riescono a capacitarsi che io desideri invece viaggiare da sola, in luoghi così lontani e diversi, se non anche pericolosi, senza nemmeno avere un lavoro o un obbiettivo reale da realizzare, se non quello di essere felice!
 
viaggiare zaino in spalla
viaggiare zaino in spalla

Raccontaci del tuo viaggio: quando sei partita, quali paesi hai visitato, dove ti trovi adesso, quanto durerà, e come lo stai finanziando?

Ufficialmente sono partita il 21 novembre 2017 da Linate con direzione Città del Mexico, ed un itinerario approssimativo del mio “viaggio”, con 3 obiettivi fondamentali: avere un budget giornaliero da rispettare, fare del volontariato, e imparare ad ascoltarmi.

Ho scelto di suddividere il viaggio tra Centro America e Asia.

In tanti si chiederanno “perché due continenti cosi diversi?”; bene, la risposta è facile: proprio per quello.
Il Centro America mi trasmetteva sicurezza, così ho scelto di partire da lì per poi raggiungere l’Asia, un continente che ho sempre sognato di visitare, ma che, non e saprei neanche spiegarvi il perché, mi ha sempre intimorito.
 
Ho acquistato il volo piè economico che ho trovato, una specie di “volo mondo” della stessa compagnia e con date già prefissate; ho quindi “una data di rientro” prevista per il 17settembre da Bangkok direzione Malpensa; per questo dico che “il mio viaggio è di 322 giorni” 🙂
 
Ho poi convinto mia mamma, ancora non so come, ad accudire la mia cagnolona, ed ho trovato una soluzione per la mia casa, facendo anche l’ennesimo trasloco; poi ho scelto due associazioni per fare volontariato, Sentieri del mondo in Mexico e Parrocchia di San Benito in Guatemala, ho idealizzato un itinerario approssimativamente, ed ho stabilito un budget mensile tassativo di 500 euro al mese per il Centro America e 600-700 per l’Asia, che ad oggi sono riuscita a rispettare.
 
No, non sono ricca, se ve lo stesse chiedendo; i soldi che mi hanno concesso di partire per viaggiare zaino in spalla sono quelli che ho avuto dalla liquidazione, più qualche risparmio che avevo messo da parte.
 
Quali sono i luoghi che hai visitato nel tuo viaggio zaino in spalla? Sono gli stessi che avevi ipotizzato nel tuo itinerario iniziale?
 
Il piano iniziale era di visitare Mexico, Guatemala, Honduras, Nicarajua, Costa Rica, e arrivare in autobus fino a Panama, dove avevo il volo per Bangkok; da lì volevo attraversare in autobus paesi come il Laos, Vietnam, Cambogia, per poi raggiungere le Filippine, e ancora la Malesia e l’Indonesia; invece un po’ di cose sono cambiate strada facendo, anche questo è il bello del mio viaggio, e cambieranno ancora!
Ad oggi, ho visitato il Mexico, in autobus da Monterey fino al confine con il Guatemala; dal lì ho volato sul Costa Rica e poi in autobus fino a Panama, dove sono riuscita a fare le San Blas, e poi Colombia, dove oltre al volontariato ho anche collaborato con alcuni ostelli, preparando colazioni e cene in cambio  di alloggio, ed ho usato l’ospitalità dei couchsurfing.
Sono poi volata in Asia, a Bangkok, ed ho visitato il Myanmar, per poi volare in Vietnam, paese che ho attraversato interamente in autobus fino a giungere in Cambogia; ora sono in Malesia, a breve ho un volo per Bali, e poi…. non ne ho la minima idea 🙂
 
Viaggiare zaino in spalla
Viaggiare zaino in spalla
Sei una donna in viaggio da sola per il mondo, e questa è una realtà che spaventerebbe molte persone; tu cosa pensi a riguardo, e cosa vorresti consigliare alle altre donne che vorrebbero fare la tua stessa scelta?

Personalmente non mi sono mai trovata in pericolo, e non mi sono mai sentita in situazioni di disagio, tranne forse a Bogoà; ma era il periodo delle elezioni, e c’era veramente tanta polizia per le strade,e  parecchi cortei; ma è stata solo una percezione, non è mai successo nulla.

A volte penso che sia più la paura, unita ai preconcetti che abbiamo, a porci dei limiti; poi è logico, il buon senso deve sempre esserci: non vado in giro nuda mostrando oggetti di valore, in una piccola strada buia o in un quartiere povero, specialmente di notte!
 
Purtroppo le cattive persone esistono, e le brutte situazioni possono sempre accadere; ma fino ad oggi ho avuto la fortuna di incontrare tante persone stupende (e in questo momento faccio ogni tipo di scongiuro e incrocio tutte le dita, anche quelle dei piedi, perché ho ancora 4 mesi da viaggio da vivere) anche quando mi sono persa (sia nelle vie delle città, cosa purtroppo abbastanza comune, che nella foresta Locandona in Mexico, e nel deserto della Guajira in Colombia).
Di mio, mi sento di consigliare a tutte le persone, sia uomini che donne, un’esperienza in solitaria;
ti fa crescere davvero molto, perché ogni giorno ti mette alla prova, e poi… da soli, davvero soli, non si è mai!
 
Viaggiare zaino in spalla
Viaggiare zaino in spalla
 
Cosa hai imparato viaggiando e come questa avventura ti ha permesso di crescere e migliorare?

Ogni giorno sto imparando qualcosa, ogni giorno sto migliorando un pochino l’autostima in me stessa, ogni giorno c’è davvero un obiettivo nuovo da raggiungere o un nuovo cammino da percorrere, fosse anche solo quello di riuscire a non perdermi per l’ennesima volta tornando all’ostello.

Ho imparato a chiedere e domandare informazioni alle persone estranee, perché nessuno, di solito, ti mangia; magari si può ricevere un no antipatico come risposta, ma solo così si trovano milioni di nuove possibilità e di “sì”;
Ho imparato a stare senza orologio, io che ce l’avevo tatuato addosso, nel vero senso della parola, e non lo toglievo nemmeno quando prendevo il sole.
 
Ho imparato come si possa vivere tranquillamente con uno zaino di 15-20kg per un anno, ed ho conosciuto gente che viaggiava con ancora meno e per più tempo; ed ho imparato a farlo e disfarlo sempre con sempre più bravura e velocità.
Ed ho imparato a non organizzare ogni cosa, spostamento o attività, con un lasso di tempo maggiore di “adesso”, che intanto poi se ti passa una mandria di mucche sulla strada bisogna aspettare e se si perde il bus;
 
Sicuramente il mio viaggio mi sta donando e continuerà a donarmi un enorme bagaglio culturale, ed umano, che rimarrà per sempre con me, ed in me; e magari sarà solo il trampolino di lancio per vivere oltre oceano.

Tornerai in Italia, oppure pensi di trasferirti definitivamente all’estero?

Bella domanda, rifammela tra un paio di mesi 😉
viaggiare zaino in spalla
viaggiare zaino in spalla
 
Quali siti hai usato e consiglieresti ai nostri lettori?

Uso molto i gruppi di viaggio presenti su facebook; inoltre per prenotare gli ostelli uso booking, agoda o hostelword, per la ricerca dei voli uso skyscanner, e per i luoghi da visitare tripadvisor.

Ma, sopra soprattutto, mi affido al passaparola della gente che incontro, di chi mi ospita, e degli ostelli in cui pernotto.
Inoltre, mi piace molto reperire le mappe cartacee dei luoghi che visito, se pur gmail e google maps  sono insostituibili.

Come posso seguirti nel tuo viaggio i nostri lettori?

Non ho un sito web, ma ho creato un “diario di viaggio” alla mia pagina Facebook Girovagabondando
viaggiare zaino in spalla
viaggiare zaino in spalla

Cos’altro vorresti dire ai nostri lettori?

Vorrei terminare l’intervista dicendovi che un viaggio di questo tipo non é  tutto “rose e fiori”.
Sono tante le cose che ti dona: le esperienze che incameri, le persone che conosci, le relazioni che instauri; ma sono anche altrettanti i giorni di sconforto, quelli in cui pensi ai tuoi cari con estrema solitudine, quelli in cui hai difficoltà a comunicare a causa della lingua parlata diversa.
 
E non sottovalutate lo stress dello spostarsi continuamente da un ostello all’altro, senza privacy, un bagno proprio, una camera;  ma solo uno zaino da 50l che bisogna rifare tutte le sante volte, pure dopo 7 mesi.
 
Ma se saprete adattarvi, vivrete una delle esperienze più belle e significative della vostra vita; io, non cambierei la mia decisione per nulla al mondo.
Enjoy, Clara Coccini.
CONDIVIDI SU:
You May Also Like
I 3 Paesi nel mondo dove gli Italiani sono più rispettati

I 3 Paesi nel mondo dove gli Italiani sono più rispettati

I 3 Paesi nel mondo dove gli Italiani sono più rispettati Gli…
Annalisa in giro per il mondo da sola 13

ANNALISA STA VIAGGIANDO DA SOLA IN GIRO PER IL MONDO DA UN ANNO

ANNALISA STA VIAGGIANDO DA SOLA IN GIRO PER IL MONDO DA UN…
vivere in Olanda Amsterdam

CAMBIARE VITA E TRASFERIRSI A VIVERE IN OLANDA

CAMBIARE VITA E TRASFERIRSI A VIVERE IN OLANDA In questo articolo vogliamo…
Stefania Conte giro del mondo viaggiare da sola

STEFANIA E’ IN VIAGGIO DA SOLA PER COMPIERE IL GIRO DEL MONDO A 50 ANNI

STEFANIA E’ IN VIAGGIO DA SOLA PER COMPIERE IL GIRO DEL MONDO…