Carmela guida Mollotutto Paraguay Asuncion

Carmela Forzani prima donna istruttore di volo in Paraguay

Carmela si trasferì a vivere in Paraguay nel 1979, partì con la madre e la sorella… Si iscrisse a corsi aeronautici per diventare “Istruttore Aviatore” e divenne la prima donna Istruttore Aviatore per corsi VFR/IFR (per teoria e pratica).

La sua carriera aeronautica, come Prima donna Istruttore Aviatore in Paraguay duró dal 1988 al 2001. Ora Carmela insegna italiano, esegue traduzioni di vario tipo, dal commerciale al letterario, e scrive libri didattici per bambini.

“…Ho imparato a non vivere in tensione, ma rilassata. A sorridere su ogni circostanza, positiva o negativa. E poi riflettere per trovare la soluzione al problema, senza stress.
Ho imparato a non criticare la gente del luogo, poiché se a me non piace qualcosa, sono io che devo cambiare, non chi é a casa propria…”

Ciao Carmela, raccontaci un po’ di te… di dove sei e cosa facevi quando eri in Italia?

Sono nata a Milano il 3 giugno del 1959, da genitori piemontesi. A 5 anni é iniziato il mio primo espatrio in Svizzera (cantone Ticino). Lí ho seguito tutti gli studi d’obbligo fino a diplomarmi in commercio a 20 anni.

Carmela Forzani si trasferì a vivere in Paraguay nel 1979

Quando e perché è arrivata la voglia o la necessità di lasciare l’Italia?

Era il 1979, una delle ragioni della mia emigrazione verso il Sud America é stata la limitazione che ho trovato in Italia per una persona che aveva frequentato tutti i suoi studi all’estero.

Le convalidazioni o esami non sarebbero state nulla di grave, ma poi sicurezza di un lavoro non l’avevo. In Svizzera avevo solo un permesso per studi e le pratiche per la residenza erano troppo esigenti.

Carmela Forzani prima donna istruttore di volo in Paraguay

Sei partita da sola o con il partner o amici?

Con mia madre e mia sorella ci siamo organizzate: Informazioni sui Paesi Sud Americani, esigenze per residenza, costi della vita, possibilità di studi e futuro lavoro, ecc…

Un giorno dopo le varie info (ricordate a quei tempi non c’era la facilità di internet, tutto era scrivere ad amici o conoscenti all’estero, poi visita alle differenti ambasciate…)

Perché hai scelto proprio il Paraguay e in quale località vivi?

Guardando la mappa geografica del Sud America avevamo 4 possibilitá e tra queste dovevamo scegliere: Cile, Uruguay, Argentina, Paraguay (ricordate pure che nel ’79 e anni ’80 c’erano ancora le dittature fasciste in questi Paesi e la scelta non era facile).

Il Cile lo scartammo per i possibili rischi sismici (e l’intuizione fu corretta, nel 1985 il terremoto cileno fu devastante).

Carmela Forzani prima donna istruttore di volo in ParaguayOra restavano le altre 3 nazioni, quale? Mia madre per prudenza scelse Paraguay per tre ragioni importanti: I costi di vita erano bassissimi e con cio’ che si viveva un anno in Argentina ed Uruguay vivevamo tre in Paraguay.

Avevamo dei conoscenti italiani che vivevano alla capitale Asunción fin dagli anni ’30 ed erano disposti ad orientarci.

Per ultimo il Paese nella sua storia e tipo di geología terrestre non avrebbe mai avuto terremoti (vulcani inesistenti). Ed anche se privo di mare e montagne e molto piú caloroso degli altri due, la popolazione era poca e gli italiani ben accetti, come pure la burocrazia per ottenere la residenza non era grave.

Come è avvenuta la tua integrazione in una realtà locale sostanzialmente differente da quella italiana?

Il 21 luglio 1979 approdammo ad Asunción capitale del Paraguay. Nei primi 5 anni ci siamo solo limitate a richiedere residenza permanente, che ottenemmo al terzo anno, dopo una residenza temporanea di 2 anni. Poi vivere in affitto, per cercare di conoscere bene il Paese prima di decidere in quale cittá rimanere e in che quartiere comprare. Noi figlie abbiamo seguito altri studi.

Mia sorella architettura (che le serví per imparare uno stile differente all’europeo, piú coloniale per specializzazione restauri).

Poi al termine della laurea, mia sorella rimpatrió nella casa di famiglia in Svizzera (non amava il caldo, gli insetti e la forma di vita in Paraguay).

“Una piccola parentesi: Ricordate che cio’ che piace a me, puó non piacere ad un’altro. Cio’ che per me puó esser un paradiso per un altro é l’inferno.
Per questo, quando dovete scegliere un Paese ed una cittá, analizzate tutto”.

In che cosa consiste la tua attività?

Io, prima seguii un corso per la lingua (capivamo lo spagnolo ma non lo parlavamo ne scrivevamo). Poi mi lanciai con il mio stile italo-spagnolo a seguire corsi aeronautici per arrivare a “Istruttore Aviatore”.

Dall’Europa parenti ed amici mi dicevano che non ne avrei ricavato un ragno dal buco, la dittatura non avrebbe permesso a una donna far carriera in quel settore anche se civile (poiché chi era al comando della Direzione di Aeronautica Civile era un colonnello e alla dipendenza del Ministero della Difesa, il tal ministro un generale).

Ebbene non solo mi distinsi sopra tutti gli studenti uomini come la miglior studentessa nei 3 anni di studio, ma direttamente venni chiamata alla Direzione dell’Aeronautica Civile dal colonnello Basualdo (grazie al cielo! suo nonno era italiano) che si congratuló con me, e mi offrí il posto d’Istruttore Aviatore per corsi VFR/IFR (per teoria e pratica) sui monomotori dell’Istituzione statale.

La mia carriera aeronautica, come “Prima donna Istruttore Aviatore nel Paese” duró dal 1988 al 2001.
Nel frattempo, a febbraio del 1989 cadde la dittatura (pure qui il Paraguay risultó meglio di altri Paesi, la rivoluzione duró una notte. E tutto si concluse con facilitá, non con stragi come in altri Paesi).

Cosí al cadere la dittatura (mentre continuavo il mio lavoro d’istruttore aviatore) mi iscrissi a giornalismo (non era prudente far questo durante la dittatura). Quando il lavoro aeronautico giá non era conveniente economicamente, mi dedicai a scrivere, ad insegnare l’italiano (grazie alla realizzazione dell’Unione Europea molti nipoti e bisnipoti d’italiani emigrati nel ‘900 volevano imparare la lingua, per ottenere il passaporto italo-europeo.).

Ed ora oltre a traduzioni di vario tipo, dal commerciale al letterario, sono scrittrice di libri didattici per bambini. Ho pubblicato un libro con un editore statunitense in lingua spagnola, ora sto cercando l’editore o agente letterario giusto per lanciare il mio libro tradotto all’italiano e far conoscere “l’idea didattica nuova” che ho creato.

Ho pure creato un ufficio per orientare impresari che possano esser interessati ad aprire un commercio in Paraguay. Questo lavoro é un po’ bloccato dopo la morte di un socio europeo che era il tramite per questo. Ma non si sa’ mai nella vita, ho imparato che tutto serve, ogni piccola o grande esperienza. E mai scoraggiarsi, ma andare avanti, e crearsi nuove opportunità.

Consideri l’Italia un ricordo, hai nostalgia, cosa ti manca quando sei via?

Non ho nostalgie. Considero che tale sentimento appare quando si é sbagliato nella scelta del paese. Bisogna vivere il presente, e organizzandosi sempre per il futuro.

Dopo questa breve biografia, parliamo un po’ del Paraguay.
Cos’altro hai notato della società paraguaiana? (Economia, crisi, sicurezza, immigrazione, famiglia, politica, cultura, etc)

La sua capitale é Asunción. Il Paese ha poca popolazione quasi 7milioni d’abitanti, inclusi gli stranieri. La maggior emigrazione straniera si é svolta in periodi differenti con emigranti di varie nazioni.

Esempio: fine ottocento inizi novecento: tedeschi ed italiani. Dopo seconda guerra mondiale: tedeschi. Anni ’50 coreani, giapponesi, libanesi, siriani. I giapponesi si sono dedicati principalmente all’agricoltura formando una loro colonia.Poi ci sono impresari che rappresentano ditte automotrici del Giappone come la Toyota ed altre.

I coreani, libanesi,siriani sono principalmente commercianti di vario tipo e maggiormente residenti a CIUDAD DEL ESTE cittá di frontiera con il Brasile. I tedeschi si sono sviluppati sia nel settore agricolo e d’allevamento, come nell’industria alimentare (prodotti: latticini e carni). I primi emigranti fondarono piccole cittá oggi turistiche.

Carmela Forzani prima donna istruttore di volo in ParaguayConosci molti italiani che vivono ad Asunción, li frequenti?

Sí, conosco molti discendenti d’italiani, ho conosciuto alcuni che erano emigrati prima della seconda guerra mondiale, e ora pure qualche nuovo emigrato.

Gli italiani si sono dedicati a vari commerci come: Panetterie, ristoranti, falegnamerie, artigianato del ferro, Industrie tessili… dagli anni ’80 pure nel settore della comunicazione (giornali, tv, radio) e comercio vario: catene di supermercati ecc… Ed anche professionisti nella medicina: farmacisti, e medici di vari rami.

Principalmente residenti in Asunción, e Pilar (al sud del Paese). Di tutti i primi emigranti italiani ormai rimangono i loro discendenti. Gli ultimi emigrati degli anni ’80 erano principalmente pensionati (oggi ormai scomparsi).

Ma c’é sempre qualche nuovo arrivato. Solo 6 mesi fa un giovane trent’enne degli Abruzzi ha fatto la valigia, ed é venuto in Paraguay con un amico paraguaiano che aveva conosciuto a Roma frequentando un master. Ed ora é ad Asunción, iniziando la sua vita. É giá riuscito a trovare un lavoro part-time. E prosegue la sua ricerca.

Vivere in Paraguay, sotto quali aspetti è meglio che in Italia? E sotto quali aspetti è peggio?

Vi chiederete cosa é cambiato in me, o cosa ho imparato in questo paese. C’é qualcosa al quale non mi sono adeguata?
Una sola cosa non ho cambiato nel mio carattere, ed é la puntualitá. Che va contrapposta all’impuntualitá dei paraguaiani. Se una riunione dovrebbe iniziare alle 09:00, sei fortunato se inizierá alle 10:00.

Questo mi infuriava i primi anni, poi mi son detta: “Ma perché me la prendo? che fretta c’é? cio’ che non si terminerá oggi si fará domani”.

Ho imparato a non vivere in tensione, ma rilassata. A sorridere su ogni circostanza, positiva o negativa. E poi riflettere per trovare la soluzione al problema, senza stress.
Ho imparato a non criticare la gente del luogo, poiché se a me non piace qualcosa, sono io che devo cambiare, non chi é a casa propria.

“Non ti va nulla del Paese che hai scelto, TORNA A CASA, CHE CI FAI LI”.

L’ultima volta che sono venuta in viaggio in Italia e Svizzera, nel 2009. Sono rimasta sorpresa, della gran tensione che regnava nella gente, tutti stressati, depressi, e l’unica cosa che sapevano dirti era: “…non prendere il taxi, puó essere uno della Bosnia o della Serbia. Fai attenzione! girare per i mercati, ci sono gli zingari ecc… tante raccomandazioni, tante paure…”.Mi son detta:

“Torna veloce in Paraguay, l’Europa non fa piú per te. Mica vorrai farti venire l’ulcera, la depressione e i capelli bianchi…”.
Arrivata all’aeroporto di Asunción, ho respirato a fondo: “Sei tornata a casa… alla tranquillitá e ai ritmi che desideri… grazie al cielo!” Solo se c’é una valida ragione, ritornerei per qualche mese in Italia. Attenzione! ho detto mese, non per tutta la vita.

Cosa consiglieresti ad altri italiani che desiderassero seguire le tue orme?

Ha tutti quelli che vogliono espatriare, compresi gli impresari, consiglio: organizzate bene il vostro piano d’espatrio. Non sempre i soldi aiutano, si puó sbagliare paese o cittá ed invertire in cose sbagliate, o cadere nelle mani di truffatori. Conclusione: si ritornerebbe in Patria maledicendo il terzo e il quarto, quando la colpa é solo nostra.

Come avevo giá accenntato, quando ci si organizza sulla scelta del Paese e poi della cittá ove vivere bisogna considerare il fattore sicurezza (purtroppo non si troverá nulla sicuro al 100% con l’aumento dei crimini nel mondo, ma non andare a imbatterci nelle peggiori cittá del mondo).

Consiglieresti Asunción come meta per espatriare o più per una vacanza?

In Paraguay consiglio le cittá di: Asunción (la capitale, sia per commercio, o vivere della pensione), ed Encarnación (cittá ristrutturata a nuovo grande centro turistico).

Se una persona puó consiglio per qualsiasi espatrio: Prima visitare il Paese ove si pensa vivere, non solo con occhi da turista, ma con l’aiuto di qualcuno che ti mostra l’altra faccia della moneta.

E chi vuol solo farsi una vacanza il Paraguay é adatto per tutti quelli che amano la natura e il turismo d’avventura. (Consiglio guardare i video che ho aggiunto in MolloTutto).

Che tipo di lavoro, attività o investimento pensi sia conveniente praticare per un italiano ad Asunción o altre cittá del Paraguay?

Per un inversionista o una famiglia che desiderano dedicarsi all’agricoltura ed allevamento consiglio restare nel piccolo (non grandi latifondi che creano conflitti). Per piccolo in Sud America chiamiamo quelle proprietá che arrivano fino i 500 ettari. Ma con un massimo di 100 ettari giá si puó far molto.

Molto apprezzata ed appoggiata ultimamente é la riforestazione. Si puó avere della terra ed con uso misto: una parte di ettari dedicati alla riforestazione, altro all’agricoltura, altra al piccolo allevamento (tipico delle nostre fattorie europee).

Il Paraguay é uno dei pochi Paesi in via di sviluppo, poiché troppo dimenticato nel passato, quasi sconosciuto da molti.

Non é una nazione ove si puó avere una forte percentuale di consumatori, poiché ha poca popolazione (non é il Brasile, o l’Argentina). Ma in compenso ora é visto come luogo per produrre ed esportare principalmente materie prime (guardate i video che ho introdotto nel gruppo Paraguay nel nostro sito).

Poi il sistema che chiamiamo “Maquila” é il sistema di produzione di una ditta dentro nel territorio paraguaiano che produce beni o servizi che esporterá. Come: catene di montaggio di mezzi di trasporto (nell’attualitá sono presenti quelli delle moto e prossimamente di camion).  Ecc…

Con questo concludo: sono a vostra disposizione per orientarvi.
Qualora qualche impresario o commerciante fosse interessato visitare il Paraguay, puó contattarmi, per organizzare una visita del Paese e creare un programma di possibile inversione.

Un Saluto dal Paraguay Carmela Manuela Forzani

Contatti:
e-mail: forzanic@gmail.com
cellulare: +595 971173180

Mio libro (in spagnolo con un enigma didattico per bambini da scoprire) link: 3 Perros y…+Tú Chico/Chica 

Di Massimo Dallaglio

“yourevolution”
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